Caso di studio
Restauro del Presepe monumentale conservato nella Chiesa del SS.Salvatore di Bologna.
Composto di 14 statue di notevoli dimensioni rappresentanti: gentiluomini, dame, popolane, pastori e un piccolo gregge.
Il complesso dell’opera, si colloca nella tradizione del presepe dell’Italia settentrionale di fine XVIII sec.
Le figure, in massima parte, sono costruite con una struttura lignea, articolata come un manichino, in cui si inseriscono mani, piedi e testa, in cartapesta o legno.
Il presepe al momento del mio intervento si presentava in uno stato di abbandono, le figure avevano mancanze e deterioramenti nelle parti più esposte come le mani e i volti. Gli abiti risentivano in alcune parti di sfibramento dei tessuti e accumulo di polveri su tutte le superfici.
In alcuni casi le figure mancavano della base lignea di supporto e del sostegno in ferro che permetteva al personaggio di potersi collocare con stabilità nella scena.
Alcuni personaggi di questo presepe si presentavano così:
Le statue sono state svestite, le parti staccabili ( teste, mani e piedi ) smontate. Si è provveduto al consolidamento delle fessurazioni, alla stuccatura e alla ricostruzione delle parti mancanti, con metodi che fossero poco invasivi e reversibili. Gli abiti, non sempre coevi alla figura ( è frequente la svestizione e vestizione ex-novo delle figure devozionali) sono stati puliti con aspirazione delle polveri e trattamenti a secco o in umido e consolidati nelle parti che dimostravano un cedimento del tessuto.
Fasi della lavorazione di restauro:
Statue restaurate:
Gli animali del piccolo gregge, sono costruiti con un anima in legno imbottita di canapa e paglia e rivestiti in tessuto con ciuffi di lana in evidenza. Sono stati sottoposti a pulitura a secco e a trattamento insettifugo. Sono state altresì ricostruite le basi di sostegno, riproponendo i legni e le dipinture di quelle già esistenti nel complesso.
il gregge
Questo presepe non si inserisce nella tradizione popolare bolognese che solitamente propone figure in terracotta, non articolate ma compatte che affidano l’espressività alla plasticità dei volti e dei panneggi incisi nella creta.
Qui ci troviamo di fronte a un gruppo di statue più simili al presepe genovese, dove la costruzione attraverso un manichino ligneo, permette l’agire del personaggio entro una struttura scenica.
Le vesti, sontuose e attente al dettaglio possono rappresentare ogni epoca, essere attualizzate a seconda della necessità.
Riportare in vita questo complesso è stato un lavoro estremamente interessante che ha coinvolto la mia esperienza su diversi materiali: dal legno alla cartapesta, al pellame ai tessuti. Per questo ho anche richiesto l’intervento di alcuni colleghi: Michele Materazzo per i supporti lignei, Leonardo Dingi per i sostegni in ferro battuto e Fiorella Ferretti per la consulenza sui tessuti.
Il presepio del SS.Salvatore è stato presentato negli anni con diversi allestimenti .
Piccola bibliografia di riferimento:
“ Il Presepe Italiano” Ruggiero. Ed. il Capitello, “ L’Antico Presepe Genovese” Biavati , Sommariva. Ed. Compagnia dei Librai, “ Presepi e Terrecotte” AA.VV, Nuova alfa Editoriale